lunedì 13 luglio 2009

Può esistere un'amicizia a tre?

L'amicizia, quella vera, prevede un rapporto a due ma cosa succede se si aggiunge una

La migliore amica è quella a cui presti i vestiti, con cui condividi i segreti più intimi, alla quale basta uno sguardo per capirti al volo, con cui arrivi a scambiarti addirittura i sogni... Ma non è detto che nella vita ce ne sia una sola! La riuscita di un’amicizia a tre dipende dalla predisposizione, dal carattere, dalle aspettative di ciascun “vertice” di questo triangolo...
Quando si parla di numeri, nella vita, come in aritmetica e geometria, si devono considerare tutte le variabili e non teorizzare mai sulla base di calcoli affrettati. La terza amica non dev’essere un “terzo incomodo”, dev’essere una complice, un’alleata, la terza spalla su cui piangere… insomma, difficile da immaginare, ma la terza metà della mela! La sua funzione è quella di ristabilire l’armonia nei rapporti esclusivi, quasi oppressivi... Ma l’equilibrio a tre non è per tutte, perché a volte la gelosia genera instabilità e rischia di minare anche le amicizie più consolidate. L’importante è che nell’amicizia a tre non si ripeta esattamente il modello dell’amicizia a due perché in tal caso il risultato è disastroso... pena l’esclusione costante di una delle due!

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